IN occasione del 30° anniversario della VMAX JVB-Moto, HA trasformato la VMAX in una special. Il tedesco (la sua officina ha sede a Colonia) l'ha trasformata in una special minimalista,
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Alcune rivisitazioni della naked tedesca
di seguito: - OFFICINE SBRANETTI - ROLAND SANDS CONCEPT 90 - 46 WORKS CLUBMAN RACER - SMOKIN'MOTORCYCLES ELEGANT BASTARD - URBAN MOTOR - EL SOLITARIO - CHERRY'S COMPANY HIGHWAY FIGHTER Fai clic qui per effettuare modifiche.La nuova Norton Domiracer Sarà Presentata ufficialmente al Pubblico Durante Il prossimo Classic Motorcycle Festival (9-11 agosto) a Donington Park, là dove ha sede Norton Motorcycles. Appena Sarà svelata torneremo sull'argomento con Più immagini e dettagli. Intanto, vieni Sostiene Stuart Garner, presidente del Marchio Inglese, Sono pronti per l'assemblaggio di 50 esemplari, il Che Saranno pronti per la consegna Il prossimo autunno, ad Onu prezzo Ancora da definire, Ma che sarà Vicino Alle 20.000 sterline, vale a dire circa € 23,000 La novità più importante di questa nuova café racer è il telaio: non più il traliccio della Commando 961 (provata su Motociclismo di luglio), ma il più classico doppia culla Featherbed, “letto di piume”. In realtà del più famoso telaio Norton (e forse della storia delle motocicletta) si è mantenuto solo il layout, perché il materiale usato non è l’acciaio, ma l’alluminio. Una scultura in tubi tondi da far venire l’acquolina ad ogni appassionato di moto classiche Di stampo Decisamente moderno le sospensioni. Davanti, Una forcella a steli rovesciati Completamente regolabile E serrata da causa piastre ricavate dal pieno e Finemente alleggerite. Al posteriore invece Troviamo monoammortizzatore Öhlins Nazioni Unite (a Luogo dei due della Laterali Commando), anch'esso regolabile e accoppiato - con Uno schema cantilever, ovvero senza leveraggi - ad forcellone ONU in tubi d'alluminio Che E capolavoro ONU . Di ultima Generazione also l'impianto frenante Brembo, con pinze anteriori ad attacco radiale e pneumatici da supersportiva montati su cerchi a raggi evocativi. Un inedito impianto di Scarico aperto e La principale Modifica Dedicata al motore, Quello della Commando 961 leggerissima. Sono infatti MOLTI I Componenti realizzati appositamente in Materiali pregiati. A Partire dal maestoso e affusolato serbatoio, in alluminio battuto a mano. E poi Carbonio a profusione : parafango, codino e scatola filtro non nascondono la scura trama di this fibra. Il Telaio Featherbed (il leggendario "letto di piume"), nato Nel 1950, DEVE la SUA fama alla Norton Manx, la moto Più vittoriosa e longeva di sempre. Ma DOPO Oltre Dieci anni di onorato servizio, nia Primi anni Sessanta ci si RESE Conto Che la Manx non Poteva Più reggere il confronto con le rivali pluricilindriche. Fu Allora Che la Norton Prese in esame la possibilita di mantenere l'eccellente Telaio finora usato, inserendo ONU motore bicilindrico, Derivato Dalla stradale Dominator 500. Nel 1960, il tecnico Doug Hele inizio a sviluppare la moto, ottenendo subito 55 CV e la nuova moto da corsa Prese il Nome di Domiracer . era Manx Rispetto alla non solista Più Potente, MA anche Più leggera Di Oltre 15 kg ei Risultati arrivarono subito . Il pilota Tom Phillis , Trophy GIA al Tourist del 1961 agguantò Il Terzo posto Nella Senior TT, . poi fu 2 ° all'Ulster GP . Ma Più non C'era tempo Il gruppo AMC, cui Faceva Parte la Norton, Colpito Da Una pesante Crisi Finanziaria, taglio . ove possibile, chiuse Una fabbrica e Naturalmente mise al bene Progetto Domiracer
FONTE: ROCKETGARAGE MOTOCICLISMO Una power cruiser raffinata
Ecco le prime foto da salone dell'atesissima Matchless Model X, la moto che segna il ritorno dello storico marchio inglese si pone come un oggetto raffinato per motociclisti ricchi (ci aspettiamo un prezzo ben oltre i 50.000 euro) e con gusti raffinati. Confermate le caratteristiche tecniche che già conoscevamo: il motore bicilindrico da 1916 cm3 è prodotto dalla americana S&S, i freni, sviluppati dalla italiana Discacciati, vedono al lavoro una pinza a dodici pistoncini autoventilata davanti e dietro una a sei pistoncini. I due fari anteriori sono regolabili in altezza, mentre la forcella a "biscottini" è ispirata nell'aspetto a quelle utilizzate sulle moto tra gli anni 50 e 60. Sono poi ben dodici i brevetti che “proteggono” la Model X, a partire da quello per il misterioso telaio “lamellare” che presto scopriremo nei particolari. Anche la posizione di guida è ampiamente regolabile e personalizzabile a seconda dei gusti del pilota, che potrà scegliere tra un'impostazione più da cruiser o più da naked. Dalle nuove foto a disposizione si possono apprezzare i dettagli raffinati che contraddistinguono questa moto, come le testate con il marchio "M" cromato sul lato destro, i silenziatori con terminale a "pinna" e i bei CErchi a raggi che montano pneumatici panciuti. Il prezzo indicativamente sarà tra i 60.000 e i 70.000 euro. fonte in sella Ulfert Janssen della svizzera Gannet Design presenta una interessante rivisitazione della Ducati 1199 Panigale in un mix tra una Cafè Racer e una Stretfighter,
La sezione posteriore della moto originale è stata rimossa lasciando solo la sella monoposto. La 1199 Panigale Cafe Fighter è proposta da Gannet Design nelle colorazioni 'bianco' e 'nero', accomunate dall'abbondanza di accenti in rosso (ad evidenziare le radici 'bolognesi' del modello) e dall'abbondante uso di parti in carbonio. Dal momento che molta della carenatura della 1199 Panigale standard se ne è andata e che il telaietto posteriore è molto più ridotto, la 1199 Café Fighter di Gannet Design è teoricamente anche più leggera della moto da cui deriva. Sbay Motor Company, attiva appena dal 2009, che con questa Flying 1800 si tuffa sulla strada della streetfighter-café in stile minimal. Il motore, in bella mostra, è uno spettacolare Rev-Tech 110i Evolution da 1840cc e circa 115 cavalli di potenza distribuiti talmente bene, da rendere la spinta della Sbay (o Sbav, se prefeirte) Flying 1800 incredibilmente corposa su tutta la curva d’erogazione. Sul fronte ciclistico, poi, solo componentistica di prim’ordine. Le sospensioni, completamente regolabili, sono marcate Öhlins, mentre ad aggredire i dischi Galfer Wave da 320mm ci pensano un bel paio di pinze Brembo radiali a quattro pistoncini. Il tutto per un peso totale di circa 211 Kg a secco che se da un lato potrebbero sembrare non pochi, dall’altro, rapportati al tipo di moto (parliamo sempre di un motore da 1840cc), racchiudono in sé un dato interessante.
Bellissima personalizzazione fuori dagli schemi di questa BMW R90S di Sébastien Beaupère ancora una volta fuori delle regole, ignorato dalla critica ha sollevato il dito medio ai conservatori e costruito una BMW diversa da qualsiasi altra........
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